Il 29 settembre, in apertura del secondo giorno dei Climate Days, alle 14 presso Ca’ Foscari Zattere (CFZ) presenteremo la mostra fotografica collettiva “(climate) Change”, che verrà inaugurata ufficialmente alle 17 presso Ca’ Foscari in apertura di Veneto Night. La mostra, infatti, sarà allestita nel cortile di Ca’ Foscari, il palazzo cinquecentesco sede dell’Università Ca’ Foscari e rimarrà aperta fino al 15 dicembre. La mostra è supportata da Ca’ Foscari a da Veneto Night.
Abbiamo raccolto cinque progetti di cinque autori diversi che ruotano attorno al tema del cambiamento, inteso come quello climatico, ma anche quello che ne consegue, ovvero il cambiamento sociale ed economico.
Ci piaceva l’idea di dare punti di vista diversi, magari inaspettati, mantenendo la filosofia di VCL. Ne è uscita una mostra che ha uno sguardo globale, tocca (quasi) tutti i continenti, ma non perde di vista Venezia e la sua quotidianità.
Quello che ha messo insieme gli autori, è un percorso che lega le mie esperienze degli ultimi anni, partendo da quando ho deciso di studiare fotografia per poterla usare come strumento per comunicare la scienza alla base delle mie attività di ricercatore.
È così che ho conosciuto Federico Sutera, in un corso da lui tenuto a Venezia. Federico, oltre ad insegnarmi come pianificare e sviluppare un progetto fotografico, mi ha mostrato la passione e l’inquietudine che sta alla base di ogni lavoro fotografico d’autore. Inoltre, mi ha mostrato il suo amore e la sua preoccupazione per Venezia, che potrete vedere nelle sue foto esposte.
Francesco Fiondella è stato prima di tutto una persona che ho ammirato per la qualità del suo lavoro giornalistico e scientifico, poi quasi per caso è diventato un collega durante un periodo di ricerca a New York e ora lo considero un caro amico. Francesco per me è un esempio di professionalità e di precisione, di passione per il suo lavoro e amore per la fotografia. Cose che vedrete nel suo lavoro.
Federico Dallo invece l’ho incontrato nella lunga scalata quale è il dottorato di ricerca, impegnato a creare spazi comuni tra dottorandi di ambiti diversi. Scienziato e nerd (come si definisce lui), ma con l’animo poetico e creativo. Ci siamo trovati subito in sintonia su molte cose, tra le quali creare il Venice Climate Lab e inventarci nuovi spazi attorno a quelli accademici.
Jacopo Pasotti ancora non l’ho incontrato di persona. Per via traverse siamo entrati in contatto e mi è subito piaciuta la sua apertura, la sua fiducia, la passione per il suo lavoro. Giornalista, scrittore, fotografo. Appena mi ha mandato il suo lavoro ho cominciato a sognare le terre ritratte nelle sue foto.
Così mi sono ritrovato nei panni del “curatore” di questa mostra. Mettere insieme il lavoro di tutti, nonostante il grande impegno, è diventato più facile di quanto pensassi. I lavori si parlano, si completano, danno un ritmo, un respiro quasi naturale. Fanno sognare, e pensare. Portano in luoghi lontani, ci riportano a casa e fanno riflettere.
Se guardate attentamente, lo sentirete anche voi. Dietro ognuno di questi lavori ci sono dei sogni e qualcuno in cui ci crede.
Fabio
I cinque progetti fotografici di (climate) Change sono:
1) Climate Labs: Climate Research at the Lamont-Doherty Earth Observatory. Reportage sui laboratori della Columbia University di New York e su come si studia il clima del passato – Fabio Cian
2) Attraverso la notte. Reportage di una spedizione scientifica durante l’inverno artico – Federico Dallo
3) The Climate Data Divide. Reportage sulla raccolta dati meteo in un villaggio del Kenya e del Cile – Francesco Fiondella
4) Orizzonte con/diviso. Reportage sulle comunità nomadi resilienti della Mongolia e del Madagascar e il loro adattamento al cambiamento- Jacopo Pasotti
5) Venice for Sale. Reportage sul fenomeno del turismo a Venezia – Federico Sutera
Un ringraziamento particolare va a Renato Dalla Venezia e a Laura Fagarazzi per il grande supporto datoci per la realizzazione di questo bellissimo evento e a Ca’ Foscari per averci concesso lo spazio e per averci supportato.
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